Vediamo quali sono gli aspetti che determinano una corretta azione di corsa. Attraverso l'allenamento dei singoli punti si possono ottenere dei miglioramenti nel ritmo di corsa a parità di consumo energetico.
Vediamo riassunti in 12 punti i concetti per identificare una buona ed efficace azione di corsa.
- Uso della forza
- Azione dei piedi
- Efficienza reattiva
- Equilibrio e scorrevolezza
- Tipo di scarpa
- Tipo di terreno
- Condizioni del terreno
- Uso delle braccia
- Posizione del busto
- Armonia del gesto
- Ampiezza della falcata
- Frequenza a terra
Semplifico in modo asciutto i concetti espressi:
È importante non eccedere con l’uso della forza a terra in quanto il corridore avrebbe un dispendio energetico inutile.
L’azione dei piedi deve essere decisa in modo da rendere breve il “passaggio” a terra ed allo stesso tempo deve garantire un trasferimento del peso scaricato in energia positiva.
La reattività del piede è indice di velocità e prestazione.
L’equilibrio del corpo permette al corridore di poter sfruttare a pieno le energie impiegate e rende migliore la fase di frenata e ripartenza che avviene ad ogni appoggio a terra.
La scarpa che è usata dall’atleta va individuata in base al tipo di appoggio, terreno e gara o allenamento in questione. È sempre importante a parità di protezione usare una scarpa che lasci il piede libero di esprimere in pieno le sue qualità propriocettive.
Il tipo di terreno sul quale si corre va ad influenzare le velocità ed il lavoro muscolare ed articolare. Bisogna saper correre con i giusti accorgimenti su ogni tipo di terreno, spostando il baricentro secondo il tipo di spinta richiesta.
Le condizioni del terreno richiedono al corridore una gran sensibilità per poter esprimere il potenziale esistente. Allenarsi in condizioni di percorso più varie possibile allena il corpo ad essere sempre pronto e competitivo.
Le braccia costituiscono un elemento da valutare con estrema attenzione. Attraverso il loro corretto uso, l’atleta si garantisce una piena capitalizzazione di tutto ciò che è espresso dagli arti inferiori. Le braccia devono essere lasciate leggere, ma in controllo, senza richiedere un dispendio energetico ed assecondando l’omogeneità del gesto.
Il busto deve mantenere una corretta linea d’azione e secondo le pendenze del percorso e delle curve presenti, deve saper flettersi in maniera adeguata garantendo una fluidità d’azione ottimale.
L’uso di tutti i distretti muscolari dev’essere armonico in modo da far avere al corridore una postura corretta. Questo aspetto è condizionato dalla salute generale di tutti gli apparati coinvolti.
L’ampiezza della falcata va calcolata in base alle misure del soggetto, ma anche in riferimento al tipo di allenamento e terreno. In sintesi possiamo dire che una falcata ampia regala una velocità maggiore, ma al tempo stesso richiede alti consumi energetici. Una falcata breve, se allenata, permette di sviluppare velocità molto buone con consumi estremamente bassi.
La frequenza del passo a terra è un elemento importante e richiede allenamento specifico per essere espressa.
La rapidità oltre a tradursi in velocità permette attraverso una ridotta fase di appoggio a terra anche un sensibile risparmio di energie.
da www.santuccirunning.it - richiedi ulteriori informazioni
Vediamo riassunti in 12 punti i concetti per identificare una buona ed efficace azione di corsa.
- Uso della forza
- Azione dei piedi
- Efficienza reattiva
- Equilibrio e scorrevolezza
- Tipo di scarpa
- Tipo di terreno
- Condizioni del terreno
- Uso delle braccia
- Posizione del busto
- Armonia del gesto
- Ampiezza della falcata
- Frequenza a terra
Semplifico in modo asciutto i concetti espressi:
È importante non eccedere con l’uso della forza a terra in quanto il corridore avrebbe un dispendio energetico inutile.
L’azione dei piedi deve essere decisa in modo da rendere breve il “passaggio” a terra ed allo stesso tempo deve garantire un trasferimento del peso scaricato in energia positiva.
La reattività del piede è indice di velocità e prestazione.
L’equilibrio del corpo permette al corridore di poter sfruttare a pieno le energie impiegate e rende migliore la fase di frenata e ripartenza che avviene ad ogni appoggio a terra.
La scarpa che è usata dall’atleta va individuata in base al tipo di appoggio, terreno e gara o allenamento in questione. È sempre importante a parità di protezione usare una scarpa che lasci il piede libero di esprimere in pieno le sue qualità propriocettive.
Il tipo di terreno sul quale si corre va ad influenzare le velocità ed il lavoro muscolare ed articolare. Bisogna saper correre con i giusti accorgimenti su ogni tipo di terreno, spostando il baricentro secondo il tipo di spinta richiesta.
Le condizioni del terreno richiedono al corridore una gran sensibilità per poter esprimere il potenziale esistente. Allenarsi in condizioni di percorso più varie possibile allena il corpo ad essere sempre pronto e competitivo.
Le braccia costituiscono un elemento da valutare con estrema attenzione. Attraverso il loro corretto uso, l’atleta si garantisce una piena capitalizzazione di tutto ciò che è espresso dagli arti inferiori. Le braccia devono essere lasciate leggere, ma in controllo, senza richiedere un dispendio energetico ed assecondando l’omogeneità del gesto.
Il busto deve mantenere una corretta linea d’azione e secondo le pendenze del percorso e delle curve presenti, deve saper flettersi in maniera adeguata garantendo una fluidità d’azione ottimale.
L’uso di tutti i distretti muscolari dev’essere armonico in modo da far avere al corridore una postura corretta. Questo aspetto è condizionato dalla salute generale di tutti gli apparati coinvolti.
L’ampiezza della falcata va calcolata in base alle misure del soggetto, ma anche in riferimento al tipo di allenamento e terreno. In sintesi possiamo dire che una falcata ampia regala una velocità maggiore, ma al tempo stesso richiede alti consumi energetici. Una falcata breve, se allenata, permette di sviluppare velocità molto buone con consumi estremamente bassi.
La frequenza del passo a terra è un elemento importante e richiede allenamento specifico per essere espressa.
La rapidità oltre a tradursi in velocità permette attraverso una ridotta fase di appoggio a terra anche un sensibile risparmio di energie.
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