UN BRINDISI ALLA SALUTE DELLE OSSA!
Buone notizie per gli amanti della birra. La bionda tanto amata anche nel nostro Paese – secondo Assobirra è la bevanda alcolica preferita dai 30-40enni italiani – ha infatti superato l’esame della comunità scientifica: non solo non fa male, ma se consumata in quantità moderate può rappresentare un valido aiuto contro l’osteoporosi e in generale contro la perdita di densità minerale ossea tipica dell’età che avanza. Lo confermano i dati pubblicati sulla rivista Journal of the Science of Food and Agriculture dai ricercatori dell’Università della California di Davis (U.S.A.) che hanno analizzato molti tipi di birra e sono giunti alla conclusione che oggi nei Paesi Occidentali questa bevanda antica – la bevevano anche gli egizi ai tempi dei faraoni – rappresenta una delle principali fonti di silicio dietetico, fondamentale per la salute di ossa e tessuto connettivo.
C’È BIRRA E BIRRA
Come spiegano gli autori della ricerca, il prezioso minerale è presente in origine nella buccia dei cereali utilizzati per la produzione e arriva nel boccale in forma solubile di acido ortosilicico con una biodisponibilità del 50%. “Le materie prime utilizzate e il processo di produzione influenzano pesantemente la quantità di silicio che arriva fino al consumatore” spiega Charles Bamforth, autore principale dello studio “il malto più chiaro e che ha subito meno stress da calore è, per esempio quello più ricco in silicio”.
E allora via libera a un buon boccale di birra ogni tanto, senza però dimenticare che l’eccesso di alcol ha effetti devastanti sull’organismo – ossa comprese.
E adesso conosciamola meglio.
La birra è una bevanda alla quale il corridore ricorre spesso.Il suo effetto dissetante invoglia il consumo. Può accadere all’atleta,spesso alle prese con un’abbondante sudorazione, sognare inallenamento un bel boccale di birra fresca. Vediamo un breve cammino nell’universo birra per capire i suoi pregi e difetti.
DEFINIZIONE: La birra è una bevanda fermentata, moderatamente alcolica, a base di cereali. Contiene anidride carbonica, malto d’orzo, luppolo ed acqua. È una bevanda rinfrescante, di sapore amarognolo, di colore dorato o bruno. È dotata di schiuma bianca e persistente. Si può classificare, come una bevanda alimento per le sue qualità nutritive.
EFFETTI SULL’ORGANISMO: Stimola…….apparato nervoso e muscoli. Effetto buono……ciclo digestivo e metabolismo. Qualità diuretiche…….agisce sul metabolismo del fegato e sulla secrezione gastrointestinale Favorisce l’alimentazione……in soggetti anziani e convalescenti. Fornisce energie……….per sportivi e per chi pratica lavori pesanti.
NOTE: Nei Paesi di ceppo anglosassone (Germania, Belgio, Inghilterra, Olanda, Paesi scandinavi) ha una percentuale di consumo di oltre l’80% pro capite. La gradazione moderata fa sì che le donne la apprezzino molto.
STORIA: L’origine della birra risale a circa 5000 anni fa. Sumeri ed Egizi ne perfezionarono la produzione. Nel 1258 Giovanni di Brabante, noto come Re Gambrinus, passò alla storia come Re della birra perché consumava solo quella bevanda. Nel 1850 Luigi Pasteur (scienziato e ricercatore) con i suoi studi sulla fermentazione e sull’azione dei lieviti, trasformò i metodi di produzione. I monaci furono tra i primi a produrre birre pregiate e la consumavano anche come sostitutiva del pasto. I Romani la conobbero fra il 300 a.c. ed il 100 d.c. Nel 1600 e 1700 nel Lombardo-Veneto, quando apparteneva al dominio Austro-Ungarico, nacquero diverse fabbriche di birra che esistono ancora oggi. È da allora che la birra è diffusa in Italia.
PRODUZIONE: Il malto è un orzo distico (selezionato specificamente). E’ fatto germinare. In seguito torrefatto. Si va in pratica dal trattamento alla tostatura del malto. Molte qualità della birra, compreso il colore, dipendono da queste operazioni. I colori scuri o rosseggianti dipendono dalla diversa tostatura dell’orzo. L’amido (che è contenuto nell’orzo) è l’elemento più importante per l’ottima qualità della birra. È consentito l’impiego di grani duri (frumento, riso, mais) solo in misura parziale. Il luppolo è un ingrediente fondamentale. È una pianta rampicante. Si utilizzano le sue infiorescenze femminili non fecondate. Contengono sostanze amare ed aromatiche. Conferisce alla birra il caratteristico sapore amarognolo. Contrasta il dolce del malto. Contribuisce alla formazione della schiuma e alla sua tenuta. Le zone dove si trova il luppolo sono: Europa continentale, Inghilterra. America settentrionale, Giappone, Australia. Il più pregiato si trova in Boemia (Rep. Ceca) e si chiama SAAZ. Esso ha note di camomilla e ginestra. Ha un aroma pulito e fresco. Caratterizza lo stile Pilsen. In Germania si trova il luppolo denominato HALLERTAU MITTELFRUH, delicato e floreale; mentre in Inghilterra il GOLDING che è agrumato e il FUGGLE che è molto amaro, resinoso con anice ed è coltivato nel Kent. Negli Stati Uniti come miglior luppolo si trova il MOUNT HOOD, fragrante e fiorito, note speziate di salvia, origano e menta; ed il CASCADE, pungente e agrumato, vago sentore di pino.
A COSA SERVE IL LUPPOLO: 1] Chiarificazione naturale 2] Funzione antibatterica e antisettica 3] Funzione amaricante 4] Determina la finezza, la compattezza e la durata della schiuma.
LE ERBE Coriandolo e camomilla nelle Ale Trifoglio in Olanda nella Winter Vorst
LE SPEZIE Grani del paradiso nella belga Southampton Saison. Cannella nell’Old Ale inglese e nella Winter Ale americana.
LA FRUTTA Susina, ciliegie acidule nelle Kriek belghe e in alcune Lambic. Pesca negli Stati Uniti nello stile Schnapp.
AROMI DIVERSI Caffè, peperoncino, artemisia, cioccolato in alcune birre scure.
IL LIEVITO È un piccolissimo fungo coltivato direttamente nelle birrerie. Trasforma lo zucchero del mosto in alcol e anidride carbonica. Le birre ad alta fermentazione hanno i saccaromiceti cerevisiae. Le birre a bassa fermentazione hanno i saccaromiceti carlsbergensis.
ACQUA Ha un’importanza fondamentale per la qualità della birra. Non è usata acqua distillata. È ricca di sali minerali e dà il sapore in parte morbido.
AROMATIZZANTI Spezie (cannella, coriandolo) Frutta (pesca, ciliegia) Erbe (camomilla) Aromi (caffè, cioccolato)
LA GRADAZIONE DELLA BIRRA Non è alcolica. E’ densimetrica e si compie la misurazione con un densimetro o saccarometro. Si chiamano gradi densimetrici. La gradazione alcolica è proporzionale a quella saccarometria. Proporzione: 1 grado alcolico = 3 gradi saccarometrici. L’alcol si divide in 3: co2, alcol, maltosio non svolto. Raramente la birra supera gli 8 gradi alcolici. Misurazione: densità zuccherina dell’estratto di mosto in rapporto ad uno stesso volume d’acqua.
LA BIRRA è messa in fusti e richiede una perfetta e scrupolosa pulizia dell’impianto di spillatura. Può essere poco o non pastorizzata. Il fusto va vuotato in 2-3 giorni al massimo.
BARATTOLI: permettono ermeticità
NELLE BOTTIGLIE: è di solito pastorizzata a 62°C per 15-20 minuti per distruggere i microrganismi e renderla più conservabile. E’ messa in vetro scuro per evitare i danni dovuti alla luce.
LE REGOLE DA SEGUIRE Consumarla in breve tempo. Entro 6 mesi dalla data di produzione. In luoghi freschi si conserva per oltre un anno. Non esporla ai raggi del sole o luce troppo intensa Non tenerla in frigo a temperature troppo basse per lunghi periodi perché si intorpidisce, prende un gusto amaro, non sviluppa la sua giusta schiuma.
LA MESCITA DELLA BIRRA Va servita e consumata fresca, ma non ghiacciata a temperatura adeguata alla stagione. Birre chiare 8-10 gradi Birre scure 10-12 gradi Eccesso di caldo o di freddo danno un effetto negativo su: schiuma, limpidezza, aroma.
A cura di Cristina Ferrario
da www.santuccirunning.it - richiedi ulteriori informazioni