Varia dal 35% al 65% l’incidenza annua degli infortuni tra gli atleti che percorrono più di 30km alla settimana. Gli errori più significativi sono nella durata (lunghe distanze), nella frequenza delle sedute, nell’intensità con brusche variazioni durante il programma. Da tenere in considerazione fattori anatomici, biomeccanici, scarpe, superfici, età, esperienza.
Gli infortuni più frequenti nei corridori sono:
- Dolore sulla faccia anteriore del ginocchio con problemi al meccanismo estensorio
- Sindrome della benderella ileotibiale
- Tendinopatia del tendine di Achille
- Sindrome da stress tibiale mediale
- Fascite plantare
- Fratture da stress
In queste zone i tessuti sono soggetti a forze ripetitive che nella corsa corrispondono a molte volte il peso corporeo e pertanto sono suscettibili di infortunio. Chi supera le proprie caratteristiche momentanee di carico e di tensione di un tessuto, determina un processo degenerativo o una sindrome da sovraccarico. Il sistema muscoloscheletrico infatti, è in grado di adattarsi in modo eccezionale ai cambiamenti in situazioni di stress, ma richiede tempo per modificarsi. Un allenamento sotto la soglia fisiologica di stress con modesti aumenti progressivi, dà come risultato un aumento della forza dei tessuti, con un buon effetto di allenamento e la capacità di evitare infortuni.
E’ essenziale quindi un programma di allenamento attentamente studiato.
Nessun fattore anatomico o meccanico specifico è correlato ad una specifica lesione o condizione. L’aspetto fondamentale è il controllo dell’intero arto e il non soffermarsi solamente sulla zona della lesione. L’arto inferiore è e funziona come una catena cinetica e un danno in una qualsiasi zona può danneggiare la funzionalità intera.
Il passo della corsa può essere suddiviso in una fase di assorbimento attivo e passivo ed una fase di generazione.
Il fine dell’assorbimento attivo è quello di decelerare la gamba (che sta andando avanti) con contrazione eccentrica degli ischiocrurali (muscoli della parte posteriore della coscia), assorbendo inizialmente energia e trasferendola poi all’anca in estensione. Una condizione che pone gli ischiocrurali in notevole stress.
Con l’appoggio del piede, inizia l’assorbimento passivo, in particolare con l’assorbimento della forza di reazione del terreno (GRF) che è circa 2,5/3 volte il peso del corpo (PC) e può arrivare fino a 10 volte se si corre in discesa! La GRF viene assorbita in parte dalle scarpe, dal tallone, ma in minima parte. I grandi deputati all’assorbimento di questo shock sono tendini e muscoli, aiutati dalla flessione dell’anca, del ginocchio, dalla dorsiflessione della caviglia, dalla contrazione eccentrica di vari muscoli come il quadricipite o gli abduttori di anca, per non parlare del gastrocnemio o del ruolo specifico dei tendini, due tra tutti il rotuleo e il tendine di Achille. La GRF a questo punto può arrivare anche a 5 volte il peso del corpo! I tendini stirati assorbono l’energia dell’urto a terra, la assimilano come energia potenziale, ne restituiscono circa il 90% sottoforma di energia cinetica, dissipando il restante 10% come calore.
Nella fase di generazione, nella seconda metà dell’appoggio abbiamo un allungamento relativo dell’arto, contrazione muscolare concentrica e un’estensione con la restituzione dell’energia cinetica dei tendini, che assistono la contrazione concentrica dei muscoli. In questa fase si notano numeri importanti. Le forze dell’articolazione femoro-rotulea può arrivare a sostenere fino a 11 volte il peso corporeo, solo il tendine di Achille ha un carico che arriva fino a 8.
Cosa significa ciò? Significa che un’alterazione anche minima, anatomica o funzionale, a livello dell’arto inferiore può produrre lesioni croniche importanti, con questi numeri. Pertanto è utile una valutazione dell’arto inferiore in toto. Un dolore davanti al ginocchio può dipendere da una pronazione del piede. Alterando la funzionalità dell’arto inferiore, con questi tipi di forza applicata, possiamo andare a creare dei danni.
Valutazione, naturalmente effettuata da professionisti del settore.
By Lorenzo Andreini
da www.santuccirunning.it - richiedi ulteriori informazioni