PRESENTAZIONE DEL DOLORE
La sindrome della bandelletta ileo tibiale è una condizione di sovraccarico che si identifica con un dolore sulla zona laterale del ginocchio. La condizione che scatena il dolore è una componente di frizione e compressione della fascia e del cuscinetto adiposo interposto fra la fascia e la parte esterna del condilo laterale del femore, indotta dai movimenti di flesso estensione del ginocchio.
EZIOPATOGENESI
Questa sindrome è molto frequente nei runner, in particolare nei maratoneti e nei long runner (seconda causa più frequente di infortunio). Un aumento troppo repentino dei carichi di lavoro, o una tecnica di corsa inadeguata sono fra i fattori di rischio più comuni, cosi come la corsa su superfici regolari per tempi lunghi o a cadenze molto basse sembrano predisporre all’insorgenza del problema. Il dolore è spesso intenso, manifestandosi alla fine dell’ allenamento e può presentarsi anche durante le attività quotidiane. Dagli studi effettuati non emergono fattori di rischio per quanto riguarda particolarità biomeccaniche dell’arto inferiore, anche se in alcuni soggetti sintomatici si nota una minor escursione in rotazione interna dell’anca e un angolo di rotazione interna maggiore in fase di appoggio.
COME SI TRATTA?
Nella sindrome della bandelletta ileotibiale, più spesso che in altre condizioni, si manifesta una sensibilizzazione del sistema nervoso : significa che la zona risponde agli stimoli in maniera amplificata e sporzionata rispetto alla sollecitazione (maggior dolore in attività normali), aumentando il rischio che il problema diventi cronico. Ecco perchè spesso è utile interrompere per alcuni giorni l’allenamento e tutte le attività che provocano dolore. La gestione del carico di lavoro diventa quindi estremamente importante per la gestione di questo problema. Fra gli altri trattamenti a breve termine può risultare utile applicare un bendaggio funzionale sulla zona, lavorare manualmente sulla parte laterale della coscia e effettuare esercizi di stretching della bandelletta ( su quest’ultimo aspetto i dati degli studi sono ancora contrastanti). All’interno della gestione del carico risulta efficace diminuire gli allenamenti più dolorosi come la corsa in discesa o la corsa su superfici regolari: reintrodurre il carico in maniera graduale, come alternare corsa a brevi tratti di cammino, o allenamenti su superfici irregolari risulta utile a gestire lo stress sulla zona. Sono utili anche esercizi di rinforzo della muscolatura glutea, modifiche della tecnica di corsa (aumento della cadenza del passo) e in ultima istanza, in caso di mancata risoluzione, può essere presa in considerazione l’infiltrazione di corticosteroidi in sede. L’uso del ghiaccio invece sembra avere un effetto controproducente in quanto esiste il rischio di amplificare la rigidità e il dolore della zona.
BIBLIOGRAFIA
Louw M, Deary C., The biomechanical variables involved in the aetiology of iliotibial band syndrome in distance runners – A systematic review of the literature. Phys Ther Sport. 2013 Aug 15.
“La salute nella corsa”, Blaise Dubois, Frederic Berg, Mulatero Editore
Iliotibial Band Friction Syndrome ,Andrew Hadeed; David C. Tapscott.In: StatPearls [Internet]. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing; 2021 Jan. 2021 Jun 5.
Andrea Raffaelli, fisioterapista OMPT.
andrearaffa10@gmail.com
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