La zona interessata è quella calcaneare. La più protetta dalla scarpa, ma anche la più sollecitata. Questa zona in particolare è esposta a microtraumi ripetuti, sollecitazioni al momento dell’impatto del piede al suolo. Microtraumi che sommati via via (pensiamo a quante volte appoggiamo un piede a terra durante una corsa e a quante volte alla settimana corriamo!), possono presentare un conto spiacevole. L’addition s’il vous plait! E frequentemente l’addition (il conto, in francese), può essere un fastidioso dolore al tallone: la talalgia o tallonite.
La tallonite, che ricordiamo non indica la causa del problema ma solo la sintomatologia, può essere provocato dall’infiammazione dei nervi surali o tibiali (in questo caso, probabilmente necessario cambiare scarpe!); dall’apofisite del calcagno (con infiammazione); dal trauma calcaneare (con o senza ematoma); dalla fascite plantare (che può generare una calcificazione davanti al calcagno); dalla borsite retrocalcaneare (infiammazione localizzata nel punto in cui il tendine d’Achille si inserisce sul calcagno).
Tutte queste condizioni richiedono innanzitutto riposo e ghiaccio. Se il dolore persiste o è acuto, la via è una: visita specialistica. Per alleviare il gonfiore, bendaggi compressivi e Tecarterapia sono i nostri migliori amici. Riguardo alla borsite retrocalcaneare sopracitata, utile pure le medicazioni con ossido di zinco, più raramente infiltrazioni o intervento chirurgico.
Lorenzo Andreini - Fisioterapista
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