di Massimo Santucci e Lorenzo Andreini
Tornano le giornate lunghe, lunghissime, e la voglia di uscire a correre per spiagge, pinete o parchi, aumenta di molto.
Questo è vero per i sedentari o per gli sportivi che amano la bassa priorità di impegno fisico, non vale più di tanto per il podista “vero”, quello che esce in ogni stagione senza batter ciglio.
È il momento di non frenare la voglia e tuttavia rimanere lucidi, senza affrontare carichi di allenamento poco sostenibili e quindi dannosi.
Far fluire il desiderio in un canale corretto è l’unica modalità che ci può predisporre al benessere.
I corridori stagionali, quelli per capirci estivi, devono mettere in atto azioni e precauzioni che la corsa richiede.
Nel libro virtuale delle indicazioni ci sono tante belle cose, favole ed occasioni concrete da afferrare di corsa.
Facciamo quindi un po’ di piacevole lettura su cosa comporta stendere falcate più o meno veloci.
Fare attività fisica fa bene alla salute.
Questa, che sembra ormai un luogo comune, è una grande verità.
La principale causa di malattia, nonché grande ombra del ventunesimo secolo, si chiama sedentarietà ed è il fattore di rischio, se vogliamo, “più facile” da evitare, ma è anche il più frequente in cui si cade.
Leggendo questo articolo avrete la conferma di aver fatto la scelta giusta iniziando a correre e ciò non solo per il divertimento e la vostra autostima, ma soprattutto per la vostra salute.
Perchè l’attività fisica – Studi clinici, epidemiologici e di laboratorio hanno evidenziato che un’attività fisica regolare (training fisico o allenamento) riduce non solo la morbilità e mortalità cardiovascolare, ma pure il rischio di sviluppare patologie importanti come l’obesità, l’osteoporosi (frequente malattia soprattutto femminile del periodo post-menopausale), ma anche diabete di tipo 2, tumori e depressione.
Usiamo un po’ di numeri: il sedentario ha una probabilità di sviluppare malattie cardiovascolari del 33% superiore rispetto a chi fa attività regolare e cadenzata.
Anche l’ictus o il cancro del colon hanno un’incidenza maggiore (20-30%) di svilupparsi in caso di mancata attività.
Altre sono le patologie coinvolte, con percentuale minore ma significativa, che non riportiamo.
Quale attività regolare è la più salutare per un beneficio cardiovascolare?
L’attività di tipo aerobico (camminare, correre, pedalare in bicicletta) che è utilizzata nella prevenzione primaria, tra l’altro, delle patologie cardiovascolari.
Possiamo tranquillamente affermare che è l’equivalente di un farmaco (in relazione all’efficacia curativa).
In questo tipo di attività, i muscoli utilizzano in prevalenza i lipidi, aumentando l’intensità usano i carboidrati.
Sottintendiamo naturalmente che l’attività fisica regolare deve aumentare gradualmente nel tempo e preferibilmente essere pianificata e supervisionata da esperti.
Non è infrequente il caso in cui le persone, gestendosi da sole, finiscono per fare attività garibaldine, sovraccaricare l’organismo, e quindi andare a creare danni.
Prima di addentrarsi in un percorso di allenamento, uno screening preventivo cardiologico è fondamentale.
Esso sarà il “tagliando” della salute del cuore (intendiamo la visita cardiologica e quella medico sportiva).
L’attività aerobica aumenta la frequenza cardiaca (F.C.) proporzionalmente all’intensità dello sforzo, produce una vasodilatazione periferica con moderato aumento di pressione arteriosa e aumenta il consumo di ossigeno da parte del cuore.
Ciò significa letteralmente “allenare” il cuore, renderlo più forte in modo sano, andarlo a pulire.
È assolutamente confermato che l’attività fisica aerobica (regolare) con intensità non superiore al 70-75% del massimale (indice variabile con l’aumentare dell’età e in presenza di malattie cardiovascolari) ha benefici generici sull’organismo e effetto protettivo sull’apparato cardiovascolare.
L’effetto dell’esercizio fisico compare già per intensità basse o moderate, non c’è bisogno di strafare.
L’esercizio fisico di intensità lieve-moderata (corsa di fondo ad esempio), associato ad esercizi di stretching (per mantenere flessibilità nei muscoli e favorire il passaggio da inattività ad attività) e ad esercizi a corpo libero (con pesi leggeri per coinvolgere le principali articolazioni) garantisce un efficace nutriente per mantenersi in salute, senza andare a strafare e senza per forza competere.
Una nota infine sull’esercizio di tipo anaerobico.
In questo tipo di esercizio i muscoli utilizzano la fosfocreatina e solo in parte i carboidrati, attraverso la glicolisi anaerobica con produzione di acido lattico.
La risposta cardiocircolatoria consiste in un’elevazione importante della pressione.
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